PROGETTO

ULISSE (STEPS)

PROGETTO

ULISSE (STEPS)

Unisa per iL made in Italy circolare e SoStenibilE Sottoprogetto “ElaStomeri Termoplastici, derivati da fonti rinnovabili, dEgradabili e riciclabili, come Potenziale alternativa alle gomme utilizzate nell’induStria calzaturiera”
REFERENZE PROGETTO

Claudio Pellecchia

CONCEPT

Il progetto intende sintetizzare e caratterizzare nuovi termoelastomeri derivati da materie prime rinnovabili, con proprietà simili alla gomma SBS. Sono in corso di preparazione polimeri triblocco ABA, dove A è un blocco “rigido” e B è un blocco flessibile, costituiti da poliesteri alifatici bioderivati e biodegradabili: poli(acido lattico) per i blocchi “rigidi”, e omo- e copolimeri di lattoni δ ed ξ per il blocco centrale “flessibile”. Tali copolimeri ABA possono essere sintetizzati attraverso polimerizzazione per apertura d'anello (ROP) che consente di controllare efficientemente struttura, composizione e lunghezza relativa dei blocchi per modulare le proprietà termiche, meccaniche e di degradazione del materiale.

CONTESTO

Il progetto intende studiare materiali alternativi alla gomma stirene-butadiene-stirene (SBS), utilizzata nel settore calzaturiero per la produzione di suole. La gomma SBS è un elastomero termoplastico, costituito da due blocchi laterali “rigidi” di polistirene e un blocco centrale “flessibile” amorfo di polibutadiene. Questa struttura porta alla formazione di reticolazioni di tipo fisico, rimuovibili per semplice riscaldamento, che è la peculiarità dei termoelastomeri rispetto alle gomme vulcanizzate. Tuttavia, l’SBS è derivato da fonti fossili e non è biodegradabile: per una maggiore sostenibilità delle gomme verso la transizione ad un'economia circolare sarebbe interessante produrre termoelastomeri biodegradabili e riciclabili, da materie prime rinnovabili.

Beneficiari

OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI

Obiettivo del progetto è lo sviluppo di termoelastomeri, a struttura triblocco ABA, costituiti da poliesteri alifatici bio-derivati e biodegradabili. Questi poliesteri sono ottimi candidati per un’industria dei polimeri sostenibile e integrata in un’economia circolare perché ottenibili da fonti rinnovabili, biodegradabili e riciclabili meccanicamente o chimicamente.

Il poli(acido lattico) (PLA), il polimero più importante di questa classe (400000 tonnellate/anno prodotte), è ottenuto mediante ROP del lattide (lattone dimerico dell'acido lattico), ricavato da fermentazione di biomasse. Il PLA è un polimero semicristallino con una Tm di ≈170 °C e una Tg di ≈65 °C, con proprietà simili a quelle del polistirene.

Nei polimeri triblocco ABA, i blocchi “rigidi” saranno di PLA, perché a temperatura ambiente il PLA è un materiale rigido. Per il blocco flessibile, si studieranno polimeri e copolimeri di δ-lattoni (esteri ciclici a sei termini ed un sostituente alchilico in posizione δ), sostanze naturali e ottenibili da biomassa, commercialmente disponibili perché utilizzati come aromi o fragranze nell’industria alimentare o cosmetica.

In particolare, sono già stati preparati polimeri del δ-esalattone e suoi copolimeri con
ξ-caprolattone. Il poli(δ-esalattone) ha una Tg <-60°C e ha il vantaggio di poter essere quantitativamente depolimerizzato al monomero in condizioni blande, il che lo rende adatto per processi produttivi circolari.

Il progetto prevede tre workpackages:

  • WP1: progettazione, sintesi e caratterizzazione del blocco flessibile B
  • WP2: sintesi e caratterizzazione chimico-fisica dei polimeri triblocco ABA
  • WP3: ottimizzazione di composizione e microstruttura dei polimeri triblocco

DATI E NUMERI

6

N. DI RICERCATORI COINVOLTI

4170

ORE DEDICATE ALLA RICERCA

16

DURATA DEL PROGETTO (MESI)

3

N. WORK PACKAGES (WPS)

1-2

TRL INIZIALE

4

TRL FINALE